- Alzarsi la mattina con i capelli perfetti,
ravvivati dalle sole mani. Lunghi e affascinanti che bastano da soli a farti
sentire bella, anche senza correttore e fondotinta. Anche senza mascara. Un
sogno. I miei? Quasi sempre im-perfetti, soprattutto se ricci, ma l’allarme
rientra in fretta, se sei riccia nessuno si preoccupa del fatto che tu sia
spettinata. E’ una prerogativa.
- Un armadio con problemi di spazio ma incapace di
appagare l’insoddisfazione dell’ennesima mattina in cui il corpo che avevo
mentalmente vestito la sera prima è fuggito durante la notte. Cosa ho detto che mi mettevo?
Improvvisamente l’outifit in questione mi sembra insoddisfacente e, peggio,
improbabile.
- Il dilemma continuo di un portafoglio troppo
piccolo per contenere i miei desideri. Si
perché se la mia carta avesse un fondo più sostanzioso la mattina saprei cosa
mettere - penso.
- Fondotinta – perché senza non siamo niente –
matita e blush. Pronta.
- Possibile
che non ci sia mai niente da mangiare per colazione nella credenza? Si alla
colazione take away di McDonald’s. Adoro
quelle brioches.
- Devo
impormi di organizzare meglio il mio armadio da ufficio, qualche camicina di
seta e qualche bel pantalone dal taglio maschile ci vuole. Magari dei mocassini.
- Alla scrivania mi godo il silenzio dell’ufficio
ancora vuoto, il fantastico latte – o cappuccino molto chiaro – ma comunque con
sempre tanta schiuma e quella buonissima brioche al cioccolato che quella
signorina di prima mi ha servito sulle mani chiamandola con un non so quale
nome proprio che assolutamente non mi entra in testa. Royal chocolate?
- Pagine e pagine. Immagini. Blog. Il sapore del
latte e i clic del mouse. Attimi
perfetti.
- Frenesia. Musica. Mail. Devo comprare Vogue. Musica. Telefonate. Si, appena arrivano, le nuove Foxy di Jeffrey Campbell sono mie.
- Pausa pranzo: pinterest con blog e fb, una
spolverata di The photo route. Anche oggi
ho dimenticato il giornale, quando esco da qui devo ricordarmi di fermarmi.
- Altra giornata di lavoro andata. Cavolo la spesa. Ok, pizza.
- La sera sempre tutta da scoprire. Particuliére e
Rouge Maya. Non so scegliere. Supernatural. Numbers. Magari Dexter. Lui.
Questa routine im-perfetta racchiude però giorni speciali,
quelli in cui il mascara non è necessario ma in più (ho parlato di mascara, non
di fondotinta – quello è una seconda pelle – vi abbuono giusto la fase rem, e
la spiaggia), in cui non importa che quel fantastico abitino taglia ‘’troppo
piccola per te’’ ci ricordi la perduta longeneità adolescienziale in favore di
una morbidezza più carismatica, perché l’attimo in cui abbiamo slacciato i
capelli lasciandoli infrangere sulle spalle e ci siamo guardate sorridendo, ha
segnato la routine perfetta di una giornata in cui sentirsi speciali.
( Vida La Fashion - Our Ethereal Lives )
post adorabile, mi hai fatto venire una gran voglia che sia già domani (:
RispondiEliminaAllora buon risveglio a te....aspetto gli appunti della tua routine (mi)perfetta ;)
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