17.8.12

NOTES FROM BASQUE COUNTRY: BILBAO


Quattro città in sette giorni. Atterrati a Santander lunedì scorso, ci siamo subito diretti a Bilbao. E li è stato amore. Immediato.
Un amico qualche tempo fa mi ha chiesto qual’è la mia opera di architettura favorita e io, in un turbinio di immagini e suggestioni, non ho saputo rispondere. Incredula che una studentessa di architettura non avesse la risposta. Eppure è stato così. Ma lunedì scorso, a Bilbao, ho ricordato la risposta. Guggenheim Museum. Intenso. Suggestivo. Affascinante. Eccezionale. Lui e i tulipani di Jeff Koons. Puppy. Ho amato il Guggenheim e con lui Bilbao.
Arrivati in tarda serata, siamo stati accolti con la prima sorpresa, una superior ad attenderci al posto della standard prenotata. Regalo dell’hotel. Hesperia Bilbao. Adoro gli NH Hotels. #adoro
E dopo la lunga giornata, una dolce sorpresa. Adoro le camere d’albergo. #adoro
Quattro passi lungo il fiume, qualche fotografia e una cena veloce a base di filetto di tonno e birra locale. Abbinamento insolito ma accoppiata vincente. Concessi una passaggiata fino al Guggenheim, che come ciliegina della torta si trovava di fronte al nostro hotel, sulla sponda opposta #maquestolosapevamogià. E ci siamo abbandonati alle coccole della nostra camera.
Le 36 ore che ci hanno separato dalla partenza in direzione Biarritz, Francia, le abbiamo trascorse tra la fantastica colazione offerta dalla nostra struttura, galllerie e collezioni del Guggenheim Museum, Amorino (con i suoi gelati e dolcetti) e la visita di parte della città. Cena a base di piatti tipici e jazz dal vivo sulle rive del fiume accanto al museo.
Ho amato Bilbao, come nessuna altra città spagnola sino ad allora.























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