Skinny jeans. E’ un’ottima risposta.
Raffinati, allungano la figura, soprattutto se la lunghezza è quella giusta.
Non oltre la caviglia per me. A meno che non parliamo di un iconico jeans alla
Farrah Fawcett, allora le maxi lunghezze sono d’obbligo. E non denigro neanche
i boy jeans. Tutt’altro, li adoro. Per il gusto masculine, l’allure un po’
trasandata, la capacità di farci stare sempre comode facendoci sentire snelle
come non mai. Con conseguente inesorabile buon’umore. #s’intende. Le proposte
sono numerose, tra le mie favorite Dondup. Lavaggi, tagli e cuciture sempre
iconiche ma allo stesso tempo nuove.
Se però parliamo di basici e classici per
cominciare, beh, la risposta non può che essere skinny jeans. Purchè vi sia, e
dovrebbe per il bene comune, la componente elastica che da senso al loro
esistere.
PERCHE’ Perché aderiscono come una seconda
pelle, togliendoci spesso addirittura una taglia. Perché sono comodi. Perché fanno
risaltare la caviglia. Perché il paio giusto non sfigura neanche ad una cena
importante. Perché saranno qualunque cosa vogliate a seconda di cosa ci
abbinerete. Perché il matrimonio con maxi top e mini dress è una relazione
perfetta. Perché perfetto è anche il rapporto con pull oversize e maxi blazer. Perché
sono facili da portare con biker boots e stivali, perfetti con stringate
maschili, ballerine e sneaker a polacchino. I MIEI CONSIGLI PER L’USO? Nero, e
blu con cuciture a contrasto. Corti alla caviglia. Rigorosamente con le tasche.
LIBERTA’ POETICA? Il risvolto sul fondo. SOLUZIONE LOW COST? Modello legging di
Benetton. Quattro tasche, un bottone. Molteplici colori. Dal ciliegia al verde
bosco, dal tortora al nero. Più i lavaggi jeans della gamma dei blu. IL PREZZO?
39,90euro. IO? Addicted.
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