19.9.13

L'AMORE AI TEMPI DI DI CAPRIO. E DELLE BIG BABOL.



Com'era più facile quando chiuse nelle nostre stanze fantasticavamo davanti all'ultimo poster di Leonardo Di Caprio, o Nick Carter (i Take That per quelle un po' più grandicelle). Strappato dalla metà del Cioè e attaccato con lo scotch arrotolato su se stesso e messo solo dietro. Così da non strapparlo mai, neanche quando lo avremmo cambiato di posto, per far spazio a quello nuovo, di poster. Com'era più facile quando le pene d'amore si consumavano sul divano, alle quattro del pomeriggio, incollate alla tv. Com'era più facile quando l'amore nasceva su un bigliettino, con un cuore e due caselle, una con il si e una con il no, con l'invito a sbarrarne una. Com'era più facile quando dei mini lui chiedevano alle mini lei, semplicemente 'Ci mettiamo insieme?'. Com'era più facile quando lui suonava al tuo campanello e gridava 'Scendi a giocare?'. Com'era più facile quando lui raccoglieva una margherita in giardino, o un dente di leone, che poi diventava soffione. E quel dono era il gesto d'amore più bello.

Com'era più facile quando non c'era la fretta di ottenere, quando le Superga andavano sempre bene per lui, quando il rosso era semplicemente rosso e del correttore non avevi bisogno. Ne del fondotinta. E dei Compeed. E l'imbarazzo di pagare il conto alla cassa non esisteva. Come il trauma della mattina dopo, dove trucco e parrucco se ne sono andati, in silenzio nella notte. Com'era più facile quando lui faceva di tutto per sedersi casualmente accanto a te in autobus. E tu altrettanto casualmente reagivi con noncuranza mentre il tuo cuore correva i 100m tentando un nuovo record.

Com'era più facile quando le cose erano solo cose, le frasi solo frasi. Quando ci si passava i bigliettini sotto il banco e li si conservava nell'astuccio. Quando la sua firma sul tuo diario la fissavi per ore e sceglievi meticolosamente il maglione da mettere per andare alla sua festa di compleanno. Quando alle due del mattino non ti ritrovavi a leggere mail lasciate indietro. Quando il buongiorno era dato dalla mamma e non da whatsapp. Quando alle otto la casella delle mail non richiedeva già la tua attenzione e avevi già chiuso la seconda telefonata della giornata. Quando la colazione la facevi, seduta a tavola, con il latte. Quando a cena il telefono non squillava e il pranzo era sempre pronto a casa. Come il bucato stirato e il letto rifatto. Quando la batteria dell'Iphone non era già scaricata all'ora di pranzo perchè un Iphone non ce l'avevi. Tu avevi il telefono della Barbie, o al massimo un Nokia 5110. Quando tu correvi, si, ma con le Asics, ai Giochi della Gioventù. E non tra i ciottoli di una città che ti ha fatto penare per l'ennesima volta la ricerca di un parcheggio, mentre, carico munita, ti porti dietro borse e borsette degne di un kit di sopravvivenza per il giro del Mediterraneo in barca a vela. Quando la spesa non la facevi parlando al telefono e rispondendo a mail e cercando di far funzionare whatsapp mentre con gli auricolari ascolti gli ultimi sviluppi della vita sentimentale di tua sorella.

Perché, davvero, non è vero, non è sempre facile. Ma io questa vita un po' l'adoro e sono pronta a correre per lei.













Tip of the day: choose to shine.

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